lunedì 14 novembre 2011

Continuano con instancabilità i lavori di salvaguardia dalle alte maree della nostra città.
Questa mattina una processione di betoniere si sussegue portando il calcestruzzo necessario per la realizzazione della sede del vano dove verrà alloggiata anche la paratoia nord di Canal Vena del sistema di salvaguardia ormai noto come Baby Mose.
Come la sua gemella di porta Garibaldi anche questa quando non è in funzione rimane nascosta a livello del fondale quando scatta la necessità di proteggere il centro dalle acque alte diviene operativa togliendo al centro storico il grande disagio dell’obbligo degli stivaloni e delle passerelle garantendo il massimo risultato con il minor impatto ambientale possibile in un contesto fragile come quello del canal Vena.
I lavori sono risultati complessi per tutta una serie di problematiche ( ricordiamoci che è un’opera che non ha altri equivalenti in nessuna parte del mondo )emerse soprattutto per i lavori preliminari effettuati sulle sponde dei canali per renderli impermeabili e tutti i sottoservizi: acquedotto, rete fognaria, gas,tutte queste operazioni sono connesse con gli enti gestori che spesso non hanno tempi omologabili con quelli della direzione dei lavori.


Anche se il cantiere non verrà ultimato prima di almeno un anno, già da un anno salva regolarmente la città dalle alte maree che arrivano fino a 125 cm, inoltre ha contribuito tantissimo al miglioramento della qualità della vita eliminando le fognature che scaricavano direttamente nel canale e modernizzando parte della rete idrica,parte di questi lavori sono in via di ultimazione.
E’ ovvio che con un’opera così complessa, ricordiamoci che al momento è ancora da considerarsi in fase di collaudo, non può non causare disagi e problematiche tecniche, che però danno la possibilità a tanti ingegneri mancati ( e non) di poter esprimersi non solo sul sesso degli angeli come fanno abitualmente.
Andrea Comparato ( t.l.o.p)




" mitico video d'archivio"

Nessun commento:

Posta un commento