domenica 20 novembre 2016

CESARE CECCANGELI IL NOSTRO NEO CONCITTADINO PROTAGONISTA ALLA UOMINI E DONNE

CHIOGGIA – Da candidato a sindaco nelle ultime elezioni comunali di Vigonovo a corteggiatore di donne in un programma televisivo nazionale. Non se ne lascia scappare una il chioggiotto d’adozione Cesare Ceccangeli. L’eclettico personaggio è apparso in settimana nel programma televisivo della De Filippi quale corteggiatore di Gemma, diventata una icona della trasmissione televisiva “Uomini e donne”. Cesare si è detto affascinato dalla donna e in diretta le ha chiesto di poterla frequentare, magari seguendo un corso di ballo. Cesare Ceccangeli è un 76enne di origine marchigiana con residenza in una bella villa veneta a Mira, in Riviera del Brenta. Da circa un anno ha acquistato casa a Chioggia, dove ama passare gran parte del proprio tempo. La barca con la quale solcava le acque del Naviglio Brenta trasportando amici e clienti del ristorante gestito da una delle figlie è ora ancorata lungo il canale che scorre dietro casa sua, a Chioggia. Cesare Ceccangeli è un ex imprenditore nel campo dell’elettronica con una azienda a Vigonovo, ora gestita dall’altra delle sue figlie. All’interno della villa veneta Nani Mocenigo del ‘600 a Mira ha aperto un ristorante, diventato anche luogo di incontri culturali. E’ dottore in economia e commercio e appassionato di politica. Ha ha corso due volte senza successo per le amministrative di Vigonovo e una per quelle di Dolo. Sempre con esito negativo. In passato ha fatto parte della lista di Forza Italia per le regionali e ha collaborato con Liga Veneta e col PNE di Giorgio Panto. E’ stato anche consigliere nel programma "Venezia grande città" e ha ricoperto un ruolo amministrativo presso la Banca Credito Cooperativo di Piove di Sacco (Pd). Ama viaggiare, dipingere e scrivere poesie. Alla De Filippi ha detto che Chioggia è “splendida”.

giovedì 17 novembre 2016

FRATTURE ALLA SPALLA: A CHIOGGIA UN INCIDENTE CHE SUPERA LA MEDIA REGIONALE, CHISSA' COME MAI?

Fratture alla spalla: a Chioggia una incidenza che supera la media regionale Venerdì 18 novembre il XV Congresso Regionale S.V.O.T.O. che raduna ortopedici da tutto il Veneto
L’Ortopedia veneta per la prima volta si raduna a Chioggia. Motivo dell’importante appuntamento, previsto per venerdì 18 novembre alle 9.30, è il XV Congresso Regionale S.V.O.T.O dove, ortopedici provenienti da tutto il Veneto, si confrontano sul trattamento della frattura della spalla in base alle esperienze, alle casistiche, agli studi perseguiti da ciascuno. A organizzare l’evento, che si terrà nella sala congressi dell’hotel Airone di Sottomarina (Lungomare Adriatico, 50), è stato il primario di Ortopedia di Chioggia Gian Paolo Ferrari in collaborazione col primario di Ortopedia dell’Ulss di Rovigo Paolo Friemel. “A Chioggia – ha spiegato il dottor Ferrari – abbiamo la maggior incidenza di fratture alla spalla. Se in alcune località regionali si arriva al 15% dei casi, qui si registra il 20% dei casi. Motivo? Abbiamo un alto tasso di traumi giovanili: c’è un uso importante ma non appropriato della bicicletta, sia quella manuale che quella elettrica. Abbiamo tanti ragazzi che si fanno male in questo modo. A questi traumi poi si aggiungono quelli degli sportivi, in particolare di chi gioca a calcio, e degli anziani per cadute accidentali”. Nella Ortopedia di Chioggia si contano circa 1500 interventi all'anno: tra traumatologia, ortopedia ed elezione. Vengono trattati circa 400 traumi (oltre ai casi delle fratture di femore dell'anziano) ed eseguiti 150 interventi di protesi (anca, ginocchio e spalla). Nel caso delle fratture il trattamento di cura cambia a seconda della fascia di età: per il giovane solitamente si interviene chirurgicamente con placche, viti e chiodi, mentre nell’anziano solitamente si opta per una protesi in quanto l’osso è troppo fragile ed ha bisogno di un maggior sostegno. “Lavoriamo sulla cura – ha dichiarato il direttore generale della Ulss 14 di Chioggia Giuseppe Dal Ben – ma anche sulla prevenzione. Nel caso delle fratture, ad esempio, ricordiamo alcune accortezze che, come famigliari, dobbiamo tenere nei confronti dei nostri anziani per rendere l’abitazione più sicura. Evitiamo arredamenti “pericolosi”, togliendo tappeti e suppellettili a terra, evitiamo i passaggi angusti e le scale se possibile. Inoltre, attenzione con la bicicletta, che è sconsigliata ai 70enni”.