martedì 18 dicembre 2012

venditore abusivo senegalese. Fonte: questura venezia sito interne

Nella serata di domenica scorsa, un agente del Commissariato di P.S. di Chioggia, in quel momento libero dal servizio, ha notato, in prossimità di viale Tirreno (nella località di Sottomarina), un soggetto di colore già conosciuto dall’operatore perché già fermato dallo stesso poliziotto nel corso dell’estate scorsa per introduzione nello Stato e vendita ambulante di merce contraffatta. L’agente, dopo un breve periodo di osservazione ha notato che il soggetto - di origine senegalese e poco più che trentenne -, faceva in continuazione la spola tra il luogo dove si trovava e un’ autovettura parcheggiata poco distante. All’interno del veicolo, inoltre, si riuscivano ad intravedere dei borsoni, probabilmente contenenti della merce di origine illecita. L’operatore di Polizia ha subito ricordato come l’individuo, nel corso della trascorsa stagione estiva, fosse solito offrire la proria mercanzia ai turisti sulle spiagge e lungo le vie della città, e per questo era stato più volte fermato ed indagato dallo stesso operatore. L’agente, dopo aver brevemente pedinato lo straniero e accertato che lo stesso si era nuovamente diretto verso l’autovettura, riusciva a scorgere l’uomo che, dopo essere sceso dal veicolo, si incontrava con due soggetti. Subito dopo il soggetto di colore consegnava ai due altri individui un giubbotto di colore scuro: intuendo l’ennesima vendita ambulante di merce di dubbia provenienza, il poliziotto ha subito segnalato la situazione ai colleghi della sala operativa del Commissariato di Corso del Popolo, i quali hanno immediatamente inviato la pattuglia di turno. Gli operatori della volante, giunti sul posto, hanno subito accertato quanto segnalato dal collega: all’interno dell’autoveicolo, infatti, sono stati rinvenuti ulteriori capi d’abbigliamento, tutti di probabile provenienza illecita. Quanto rinvenuto è stato naturalmente sottoposto a sequestro penale, in attesa di compiere ulteriori accertamenti circa la provenienza e l’autenticità di tale merce. Condotto presso gli uffici del Commissariato clodiense, il giovane è stato identificato per un trentunenne senegalese, con numerosi precedenti di polizia in materia di introduzione e commercio di merce contraffatta nonché ricettazione: alcuni di questi episodi commessi proprio nel territorio di Chioggia tra il 2009 e il 2010. A tadra sera il giovane africano ha lasciato il Commissariato con un’altra denuncia a carico in materia di vendita abusiva di merce contraffatta.

3 commenti:

  1. una chiara perdita di tempo da parte di un servizio di pubblica sicurezza(da noi cittadini pagato) che poteva essere impiegato per mansioni di più importante rilevanza a livello di ordine pubblico,vedi ultimi episodi di tentate rapine degli ultimi giorni.ma forse per qualcuno è più importante prendere un senegalese che cerca suo malgrado illecitamente di sopravvivere piuttosto che concentrare le forze dell'ordine contro dei rapinatori senza scrupoli che ormai da mesi si aggirano liberamente nelle frazioni e nel centro della nostra città.

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  2. Nessuna perdita di tempo, le perdite di tempo ci sono quando i cittadini non fanno la loro parte, non sono più i tempi di una caserma dei carabinieri per paesetto, come in TUTTO il mondo ci vuole intelligence, il servizio segreto che c'è SOPRATTUTTO se la gente comune OGNI tanto si decide a fare una telefonata ( GRATIS) avvisando di movimenti sospetti, di individui non conosciuti che fanno qualcosa di strano, di atti di vandalismo. Oggi come oggi un appartenente alle forze dell'ordine FUORI SERVIZIO è incentivato a GIRARSI dall'altra parte...quindi plauso per questa operazione, certo sappiamo che il vu cumprà è un povero cristo ( non tutti ci sono anche i delinquenti) come lo è il commerciante che vende vessato dalle tasse.

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    1. Sono completamene e TOTALMENTE d'accordo con lei caro signore. Ci sono dei problemi MOLTO più grandi da risolvere e noi che facciamo? diamo la caccia spietata a 4 poveri disgraziati dimenticati da DIO che cercano solamente di sopravvivere costretti a malincuore a lasciare il proprio paese per miseria o guerre o regimi dittatoriali. Prima facciamo i moralisti e vogliamo ricacciarli tutti a casa sua, e poi il 99 per cento di noi, compra qualcosa da loro perchè dobbiamo farci vedere con la cintura di Armani o la borsa di LUIS VITTON e tante altre famose marche di stilisti famosi che non possiamo permetterci al negozio. Troppa è L?IPOCRISIA che circonda questa FALSA SOCIETA'. Sfido chiunque a dimostrare il contrario e non mi stupirei certamente neanche un po' se mi rispondesse qualcuno contraddicendomi.

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