mercoledì 25 febbraio 2015

GRIDO DALL'ALLARME DAL PORTO DI CHIOGGIA: RISCHIAMO ANCHE NOI DI DOVER MANDARE LE FAMIGLIE SOTTO IL COMUNE

“ Già era fatica riuscire a far arrivare qualche nave, ora che si è ridotto il pescaggio di mezzo metro stiamo perdendo tutto il resto “ Sono le dichiarazioni di un operatore del porto di Chioggia. Come anticipato dalle pagine di chioggia azzurra con il post del 19 febbraio scorso, la capitaneria di Porto in seguito all’incaglio della IBRAHIM BAY aveva dovuto ridurre il pescaggio di mezzo metro con l’ordinanza nr 06/2015 anche per la perdita di una boa di segnalazione andata distrutta per il grande maltempo del 5 e 6 febbraio scorso. La riduzione del pescaggio però rischia seriamente di compromettere tutta l’attività portuale, da indiscrezioni sembra che, se dovesse perdurare il limite, ci sono almeno altre otto navi legate ad una grande azienda di acciai che passeranno a Marghera tra marzo e aprile. “ Non c’è solo il problema della boa - continua l’operatore - anche che non si capisce perché ci voglia così tanto tempo a collocarne una di nuova, il grosso problema ora è che per ripristinare il pescaggio bisogne effettuare dei rilievi, che dovrebbero essere fatti con grande celerità altrimenti dovremo mandare le famiglie dei dipendenti a farsi dare da mangiare dal sindaco “ Certo che per il porto di Chioggia è l’ennesima tegola: la crisi economica internazionale che ha colpito ovunque ma in particolare Chioggia per via degli ( ex ) rapporti privilegiati con la Libia, poi la tristissima vicenda della ALLIBO ADRIATICA ora in liquidazione ( persi 35 posti di lavoro), la crisi anche con l’Ucraina ( per la nota situazione di guerra ) ora la riduzione del fondali che sta già facendo perdere traffico mercantile e, ciliegina sulla torta, tutta questa vicenda potrebbe compromettere la possibilità di far arrivare anche il traffico passeggeri sul quale in tanti stavano preparandosi con serietà. Di tutto questo panorama fortemente negativo c’è da dire che sul nuovo comandante della capitaneria di porto, Luca Cardarello, che si sta dimostrando dimostrando disponibile e pragmatico in tanti stanno riponendo le speranza che possa essere di forte stimolo per la risoluzione di questi ultimi problemi. il cargo uscito oggi pomeriggio con pescaggio di 6,80

3 commenti:

  1. E tutto sotto regia di qualcuno,come non partira'mai il traffico passeggeri.

    RispondiElimina
  2. risponde Masiero: le brandine sono disponibili a 10 euro al giorno

    RispondiElimina
  3. E' inutile lamentarsi ora.
    Il pescaggio deve essere mantenuto con regolari opere di manuntenzione e prevenzione cosa che non e' stata fatta dalle istituzioni che avrebbero dovuto intervenire.
    Che l'operatore o gli operatori siano costretti a mandare le famiglie sotto il comune non e' una novita' e non sarebbe altrettanto novita' se di queste famiglie poca importa alle istituzioni.
    Gia' da parecchi anni gli operatoti portuali sono in crisi e alcune aziende molto importanti hanno lasciato il porto di Chioggia creando nuovi disoccupati e nessuno mai e' intervenuto con fermezza.
    Avete visto Comune,Provincia,Regione interessarsi a questo fenomeno?
    E di questa grave mancanza che riguarda l'ineguatezza dei pescaggi chi ne risponde?

    RispondiElimina