giovedì 17 aprile 2014
Defibrillatore risonanza - compatibile, impianto di eccellenza a Chioggia
Defibrillatore risonanza - compatibile, impianto di eccellenza a Chioggia
La Cardiologia di Chioggia è tra i primi centri d’Italia ad aver effettuato oggi un intervento di questo tipo
La Cardiologia di Chioggia è tra i primi centri italiani ad aver impiantato oggi, giovedì 17 aprile, un defibrillatore di ultima generazione completamente compatibile con la Risonanza magnetica nucleare. L’intervento è stato eseguito dal responsabile del servizio di Elettrofisiologia Gabriele Boscolo, insieme all’aritmologa Michela Bevilacqua, su un chioggiotto di 47 anni, affetto da cardiopatia ipertrofica associata ad aritmie potenzialmente fatali (e che per questo motivo è stato a lungo ricoverato) e parzialmente controllate dai farmaci. “La Risonanza magnetica - evidenzia Roberto Valle, primario di Cardiologia a Chioggia - è una metodica di “imaging” sempre più importante, accurata e con prerogative uniche, fondamentale nella diagnosi e nello studio del cuore: non a caso sempre più soggetti vi sono sottoposti perché sta acquisendo un ruolo chiave nello studio delle cardiopatie”. Dopo il pacemaker (che non ha alcuna capacità di intervento sulle aritmie, ma è utile solo quando il cuore batte troppo lentamente) compatibile con la Risonanza, quindi, è la volta del defibrillatore. “Per decenni i defibrillatori hanno reso assolutamente proibitivo l'impiego della risonanza nei pazienti – aggiunge il cardiologo Gabriele Boscolo – e per questo motivo si doveva ripiegare su metodiche di second'ordine, come la Tac, quando una malattia manifestatasi successivamente, richiedesse di “visualizzare” l’interno del torace. Un paio d'anni fa fu sviluppato il primo defibrillatore parzialmente compatibile con la dicitura “out of chest”, che stava ad indicare come si poteva studiare solo la testa e l’addome dall'ombelico in giù. Oggi, invece, grazie a questa nuovissima apparecchiatura tutto il corpo sarà valutabile con la Risonanza, compreso il cuore stesso in caso di cardiopatie evolutive o degenerative complesse, che richiedono studi ripetuti nel tempo”. Il defibrillatore viene impiantato sottocute nei pazienti a rischio di aritmie gravi (che possono portare alla morte cardiaca improvvisa) che questo apparecchio riconosce autonomamente e risolve, col suo intervento. Infatti, grazie a dei piccoli impulsi elettrici, è in grado non solo di eseguire una defibrillazione efficace nel 95% dei casi, ma anche di fornire una stimolazione cardiaca fisiologica (riproducendo la normale trasmissione dell’impulso del cuore sano) e di monitorare a distanza l'attività ritmica del cuore, trasmessa via web alla Cardiologia. In questo modo, il riconoscimento delle aritmie, può anche consentire l’intervento tempestivo da parte dei cardiologi. Ogni anno, circa cinquanta pazienti potranno avvalersi di un impianto di questo tipo nella popolazione di Chioggia, Cavarzere e Cona. “Un grazie all’équipe della Cardiologia di Chioggia – dice soddisfatto il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – per la professionalità che mette in campo ogni giorno per garantire un servizio di qualità e, dobbiamo anche dire, di eccellenza, per i nostri cittadini. Continuate così, perché solo coniugando la passione nel lavoro, con la professionalità e la buona tecnologia, si danno risposte concrete alla città. Buon lavoro”.
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