martedì 11 giugno 2013
ANCHE GLI OPERATORI TURISTICI DI ISOLA VERDE A FAVORE DEL PONTE-BARRIERA SUL BRENTA
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Considerando importante anche la posizione degli Operatori Tturistici di Isolaverde, in merito alla questione ponte sul Brenta, ritengo valido ed opportuno esporre la nostra posizione che si allinea alle considerazioni fatte dal Comitato di Cà Lino.
In sintesi mi sento di affermare, grazie a riscontri avuti con gli operatori che rappresento, ma anche parte dei cittadini di Isolaverde , che é fuorviante parlare di ponte (o, comunque non proprio esatto) in quanto trattasi di un'opera necessaria per difendere le attività produttive agricole aggredite dalla risalita del cuneo salino. Infatti l'opera in origine (e questa é la originale priorità) nasce come "barriera anti cuneo salino", che l'amministrazione Comunale sia riuscita poi ad ottenere che sopra fosse realizzata una passerella diventata vera e propria strada (ed ecco la sintesi finale:ponte), tanto meglio così da collegare meglio quest'altra parte città evitando
Questa è una possibilità di ampliamento del collegamento viario con Chioggia e Sottomarina e di conseguente ampliamento dello sviluppo turistico che non può andare persa........l'alternativa non è dove e come costruire un nuovo ponte ma sarebbe perdere completamente i finanziamenti già stanziati in primis dal ministero dell'agricoltura.
Per ultimo mi sento di evidenziare anche un'aspetto non poco rilevante che riguarda la diminuzione degli incidenti stradali che vedrebbero coinvolti meno mezzi come biciclette ciclomotori, grazie alla realizzazione di una viabilità alternativa e più sicura della Romea.
Grande Raffaele
Presidente Operatori Turistici Isolaverde
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Rispettabilissimo commento di un operatore che da sempre attende un'opera degna per il collegamento di una zona dimenticata del territorio alla Città . Peccato che ci si soffermi su informazioni fatte circolare ad arte, senza confrontarsi con tutte le parti in causa. Non ci sono infatti termini al finanziamento e non ci sono strade previste in appalto, adeguate al collegamento di guest'opera con il resto della Città . Sul fatto degli incidenti purtroppo devo dire che chi non ha dimestichezza con tracciati stradali sicuri,difficilmente stima i reali pericoli di una strada tortuosa, inutilmente lunga, di larghezza inadeguata, se non in maniera superficiale e certamente non tecnica. Appare sconcertante poi, a fronte di affermazioni così gravi del Prof. D'Alpaos sul pericolo di esondazione del fiume che chi vive sull'isola verde non se ne preoccupi affatto. Inutile dire che prima della scorsa settimana non conoscevo il luminare di idraulica di livello europeo e che non l'abbiamo invitato noi in trasmissione. Chiudo questo laconico commento con dire che c'è un proverbio veneto che dice che con il gran secco è buona anche la tempesta. Evidentemente sia da cittadini che da imprenditori, abbiamo idee diverse del Presidente dell'AOTI su come si serve l'Isola Verde di opere pubbliche.... In africa i nostri soldati in mancanza d'acqua bevevano quello dei radatori dei camion... e difatti si sa come andò a finire. Attendiamo un confronto con AOTI per fare chiarezza . Grazie. Per gli imprenditori nautici del Brenta Marino Masiero
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