Un confronto tra la riva vena di oggi e quella di 15 anni fa, l'uomo che si vede in entrambe le foto è la stessa persona
Continua la moria di attività in Riva Vena, tra gli ultimi ad arrendersi il negozio di animali che aveva aperto circa due anni fa , anche altri negozi stanno per abbassare le saracinesche le serrande per sempre la prossima settimana, si è spostata sotto i portici la cartolibreria arcobaleno e la sua vetrina in prossimità di ponte Caneva è desolatamente chiusa da qualche mese, altre storiche attività avevano chiuso definitivamente già da qualche anno.
“ E’ vero che c’è stata la crisi - si confida un commerciante “ superstite “ ma il vero colpo di grazia lo abbiamo avuto con i lavori per la realizzazione del baby mose e con l’apertura del supermercato della coop a San Giacomo, la gente ha cambiato giro ed è iniziato il declino “.
“ La riva è ormai morta - si lamenta un’altra esercente ambulante con posto fisso - e nessuno fa nulla per invertire la tendenza, anche gli addobbi natalizi li hanno messi solo in parte, qualcuno cerca anche di aprire ma non possono soppravivere, come quel banco della coldiretti hanno resistito quattro giorni poi sono fuggiti, non potevano certo permettersi 60 euro al giorno tra veritas e altre tasse”
Gli affitti sono diminuiti, uno dei bar pochi anni fa pagava 1.200 euro al mese ora ne paga 500, ma evidentemente non è sufficiente ad incoraggiare ad aprire anche perché oltre ad una pressione fiscale insopportabile chi apre deve ristrutturare con le nuove normative: bagni, antibagni e tutto il resto che rendono impossibile l’investimento.
“ Una volta era difficoltoso passare a piedi per le Rive Vena da tanta gente che l’affollava per acquistare dalla moltitudine di banchi di frutta e verdura e di alimentari, in bicicletta era impossibile per i rimproveri che si prendevano - raccontano due signore che gestiscono un’altra attività - oggi siamo aperte solo perché speriamo di riuscire ad arrivare alla pensione ma in due non riusciamo a portare a casa uno stipendio “.
All’interno di questo panorama sconfortante c’è qualche barlume di sereno, il tratto tra la chiesa dei Filippini al Ponte di san Giacomo da quando è stata installata la passerella in ferro ( un pugno in un occhio al patrimonio storico del canale ) si è rianimata probabilmente grazie anche all’intraprendenza dei gestori del Bar Riva Vena e al commerciante di frutta e verdura, Salvagno che dopo una vita da ambulante ha aperto un negozio fisso.
Per tutto il resto delle rive Vena si profila la desolazione assoluta.
sabato 31 gennaio 2015
CONTINUA LA MORIA DI ATTIVITA' IN RIVA VENA - UN TEMPO CUORE PULSANTE DELLA CITTA'
Un confronto tra la riva vena di oggi e quella di 15 anni fa, l'uomo che si vede in entrambe le foto è la stessa persona
Continua la moria di attività in Riva Vena, tra gli ultimi ad arrendersi il negozio di animali che aveva aperto circa due anni fa , anche altri negozi stanno per abbassare le saracinesche le serrande per sempre la prossima settimana, si è spostata sotto i portici la cartolibreria arcobaleno e la sua vetrina in prossimità di ponte Caneva è desolatamente chiusa da qualche mese, altre storiche attività avevano chiuso definitivamente già da qualche anno.
“ E’ vero che c’è stata la crisi - si confida un commerciante “ superstite “ ma il vero colpo di grazia lo abbiamo avuto con i lavori per la realizzazione del baby mose e con l’apertura del supermercato della coop a San Giacomo, la gente ha cambiato giro ed è iniziato il declino “.
“ La riva è ormai morta - si lamenta un’altra esercente ambulante con posto fisso - e nessuno fa nulla per invertire la tendenza, anche gli addobbi natalizi li hanno messi solo in parte, qualcuno cerca anche di aprire ma non possono soppravivere, come quel banco della coldiretti hanno resistito quattro giorni poi sono fuggiti, non potevano certo permettersi 60 euro al giorno tra veritas e altre tasse”
Gli affitti sono diminuiti, uno dei bar pochi anni fa pagava 1.200 euro al mese ora ne paga 500, ma evidentemente non è sufficiente ad incoraggiare ad aprire anche perché oltre ad una pressione fiscale insopportabile chi apre deve ristrutturare con le nuove normative: bagni, antibagni e tutto il resto che rendono impossibile l’investimento.
“ Una volta era difficoltoso passare a piedi per le Rive Vena da tanta gente che l’affollava per acquistare dalla moltitudine di banchi di frutta e verdura e di alimentari, in bicicletta era impossibile per i rimproveri che si prendevano - raccontano due signore che gestiscono un’altra attività - oggi siamo aperte solo perché speriamo di riuscire ad arrivare alla pensione ma in due non riusciamo a portare a casa uno stipendio “.
All’interno di questo panorama sconfortante c’è qualche barlume di sereno, il tratto tra la chiesa dei Filippini al Ponte di san Giacomo da quando è stata installata la passerella in ferro ( un pugno in un occhio al patrimonio storico del canale ) si è rianimata probabilmente grazie anche all’intraprendenza dei gestori del Bar Riva Vena e al commerciante di frutta e verdura, Salvagno che dopo una vita da ambulante ha aperto un negozio fisso.
Per tutto il resto delle rive Vena si profila la desolazione assoluta.
mercoledì 21 gennaio 2015
VIDEO: RIPRISTINATA LA BRICCOLA DI CANAL SAN DOMENICO ESTERNO
In corso di ripristino la briccola di canal San Domenico esterno, era andata praticamente distrutta il 3 novembre scorso, costituiva un pericolo alla navigazione soprattutto in questi giorni di nebbia.
domenica 11 gennaio 2015
CANCELLO INCATENATO: IL PRETE NON PUO' ENTRARE SALTATA LA MESSA DELLE 9 A SAN DOMENICO
Saltata la Messa delle 9 di San Domenico. Molto probabilmente a causa di equivoco domenica mattina il sacrestano della chiesa di San Domenico ha trovato il cancello di entrata sbarrato da una nuova catena e da un lucchetto bello tosto.
Telefona a destra e a manca ma nessuno sapeva nulla, si stava quasi pensando ad uno scherzo di cattivo gusto quando si è svelato " l'arcano" la società che ha acquistato con l'asta l'ex lazzaretto ha pensato bene di chiudere gli accessi ( per la chiesa c'è comunque una servitù ) mettendo però a disposizioni le chiavi ad un tecnico del comune che per qualche motivo non ha reso le chiavi disponibili.
A quel punto era però troppo tardi e non si è potuto fa altro che dirottare i fedeli verso le altre chiese.
venerdì 2 gennaio 2015
POLIZIA LOCALE : DAL 2015 PIU' PATTUGLIE NELLE STRADE E UFFICI CHIUSI NEL WEEK END
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