martedì 1 marzo 2016

VA IN MUNICIPIO PER CHIEDERE UN AIUTO E VIENE COLTO DA MALORE

Ah la casa! Avere un luogo in cui vivere, per quel che si può, serenamente o, almeno, ripararsi dal freddo e dalla pioggia, è una necessità, prima ancora che un sogno. Lo è anche per quell'uomo, non più giovane, che martedì mattina era andato in municipio, con tutta la famiglia, a cercare di far presenti le sue difficoltà abitative. Forse voleva parlare col sindaco (ma, ci ha riferito lo stesso sindaco, quel colloquio non c'è stato), forse ha parlato con altri, forse con nessuno e sarebbe dovuto ritornare un altro giorno. Poco dopo, però, l'uomo, sempre insieme alla famiglia, si è diretto verso un altro ufficio comunale dove è stato colto da un collasso. Quando si è accasciato a terra, tutti hanno temuto il peggio. Ma, immediatamente, hanno chiamato i soccorsi e il personale del 118, arrivato tempestivamente, ha portato quell'uomo al pronto soccorso in codice rosso. Per fortuna il paziente si è rapidamente ripreso da quello che è stato diagnosticato come un brusco calo della pressione. Cos'era accaduto? Pare che lo sfortunato capo famiglia fosse convalescente da una brutta influenza e, quindi, non nel pieno delle forze. Inoltre lo stress emotivo che avrebbe subito nella ricerca di una soluzione abitativa stabile, per sé e i suoi congiunti, lo avrebbe ulteriormente provato, causandogli quello svenimento. Alla fine è stato solo un malore passeggero. Ma non si può non provare un sentimento di tristezza e compassione nel pensare a quello che, in quei pochi minuti, deve essere passato per la testa di quell'uomo: il senso di sconfitta, l'impossibilità di proteggere i suoi affetti, l'incapacità di far valere i suoi diritti. In simili condizioni, altri hanno preferito morire. Facciamo che non succeda anche per lui.

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