martedì 28 ottobre 2014

QUARANTA TARTARUGHE RITROVATE MORTE NELL'ULTIMO MESE

tartaruga spiaggiata Purtroppo ancora un ritrovamento di tartarughe della specie carretta carretta spiaggiate sull’arenile di Sottomarina. Le foto ci sono pervenute tramite l’amico Paolo Zennaro, oltre a numerose telefonate che confermavano il ritrovamento. Dal centro del WWF del lido fanno sapere che nell’ultimo mese sono stati ritrovati morti una quarantina di tartarughe dal litorale di Rosolina per finire agli Alberoni : “ Anche se tra i pescatori c’è una maggior sensibilità verso le specie protette probabilmente parte di queste morti sono dovute alle catture accidentali con le rete, in quanto i pescatori hanno l’accortezza di rimetterle in mare in realtà quasi sempre questi animali anche se possono apparire vitali dopo aver subito il trauma della rete sono debilitati e si dovrebbe rimetterle in libertà dandogli qualche giorno di tempo per rimettersi “ A gennaio di quest’anno era stato organizzato un corso nella sala riunioni del mercato ittico allo scopo di “ istruire “ come , nella maggior parte dei casi, le tartarughe imbrigliate venivano liberate con modalità non idonee. D'ora in poi basta improvvisazione: i pescatori sono ora istruiti e si spera che i rari esemplari di tartarughe presenti nelle nostre acque, che finiranno accidentalmente nelle reti, verranno liberati nella giusta maniera. Le tartarughe ritrovate vive possono essere portate al centro idrobiologico UMBERTO D’ANCONA è a disposizione a Chioggia mentre gli animali ritrovati morti è comunque importante segnalarli in quanto verranno recuperati dagli addetti dell’università di Padova per poter capire le cause della morte. VIDEO D'ARCHIVIO DEL CORSO TENUTOSI A GENNAIO DI QUESTO ANNO

venerdì 24 ottobre 2014

MEGA YACHT DELL'EMIRO AI SALONI

Una bella sorpresa per giovedì pomeriggio era in vista del porto, perché si è potuto godere delle belle immagini di un'altra bella nave ( anche se da finire ) che si è attraccata alle banchine del porto vecchio dei Saloni. Si tratterebbe di una mega commessa di un facoltoso emiro dell'Omar, la nave è stata commissionata ai cantieri Visentini dai cantieri Mariotti di Genova, come è possibile vedere dalle immagini la nave è allo stato grezzo avrebbe dovuto essere trainata da un rimorchiatore d'altura proveniente dalla Croazia ma per motivi meteo il viaggio a Genova è stato rimandato e così per qualche giorno la nave passeggeri, ufficialmente è una nave passeggeri, stazionerà in quel di Chioggia. Il mega yacht che entra nel porto di Chioggia

sabato 11 ottobre 2014

TORNA IL PIANOFORTE DELLA CITTÀ GRAZIE ALLA FONDAZIONE CLODIENSE

foto di archivio - il progetto del palco dell'auditorium San Nicolò TORNA IL PIANOFORTE DELLA CITTÀ GRAZIE ALLA FONDAZIONE CLODIENSE Restauro da 15 mila euro finanziato da Fondazione Clodiense Onlus assieme a Bcc di Piove di Sacco, Banda musicale della Città di Chioggia, Gioventù musicale e Associazione Lirico Musicale Clodiense CHIOGGIA - Il pianoforte della città torna alla città. Dopo un restauro durato quasi tre mesi per un valore di 15 mila euro, il pianoforte comunale torna in Auditorium San Nicolò domenica 19 ottobre per il primo concerto della nuova stagione de L'Opera Metropolitana. Sul palcoscenico, la giovane e talentuosa pianista sandonatese Arianna De Stefani. La storia è nota. Lo Steinway & Sons di proprietà del Comune di Chioggia, e del valore commerciale di circa 100 mila euro, risentiva da anni del microclima piuttosto umido e degli sbalzi termici stagionali in Auditorium non certo adatti alla sua migliore conservazione. Per poter tornare a suonare, il pianoforte necessitava di un intervento profondo anche ad alcune parti meccaniche. Perciò la Fondazione Clodiense ha avviato una raccolta di microdonazioni durante la prima edizione, nella primavera scorsa, de L'Opera Metropolitana; il progetto della Fondazione di Venezia e della Fondazione Teatro La Fenice che porta in tour, lungo la provincia, una versione ridotta dell'Orchestra del teatro veneziano preceduta da conferenze e ascolti guidati con esperti critici musicali. Grazie all'interesse e alla partecipazione della Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco, della Banda musicale cittadina, dalla Gioventù musicale e dell'Associazione Lirico Musicale Clodiense è stata raggiunta la cifra di 7.500 euro, poi raddoppiati dalla Fondazione Clodiense. Ora il pianoforte torna alla città. «Torna in Auditorium, dove ovviamente, le condizioni ambientali non sono cambiate - osserva Giancarlo Munari, segretario generale della Fondazione Clodiense Onlus -. Col rischio certo che tra qualche anno si renda nuovamente necessario un restauro dello strumento. Mi auguro, perciò, che l'Amministrazione comunale troverà presto le risorse per l'acquisto almeno di una termocoperta per lo Steinway. Non avrebbe senso non tutelare un bene di questo valore che appartiene alla comunità». Il concerto del 19, inoltre, rappresenta un bel riconoscimento per la Città: la Fondazione di Venezia e il Teatro La Fenice hanno voluto aggiungere un concerto per solo pianoforte per "premiare" la raccolta di donazioni durante la prima edizione de L'Opera Metropolitana, che è stata a Chioggia la più alta su tutta la provincia di Venezia. Arianna De Stefani La pianista Arianna De Stefani è nata a San Donà di Piave nel 1998, si è diplomata a soli 14 anni in pianoforte con il massimo dei voti, lode e menzione d'onore al Conservatorio "F. Venezze" di Rovigo. Dopo più di 20 primi posti assoluti in concorsi pianistici nazionali, nel 2013 ha vinto il Premio "Alfredo Casella" riservato ai migliori diplomati d'Italia. A Chioggià, Arianna De Stefani eseguirà musiche di Beethoven, Schumann, Mendelssohn e Chopin. Il concerto per pianoforte di domenica 19 ottobre inizia alle 20.30. Ingresso a biglietto del costo di 5 euro. Prevendite negli uffici della Fondazione Clodiense: mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 18 e giovedì e venerdì mattina dalle 9:30 alle 12:30. Info 041 5507 144 e info@fondazioneclodiense.it.

mercoledì 8 ottobre 2014

BABY MOSE: TUTTA COLPA DI UN SENSORE

Tutta colpa di un sensore, ma ora non dovrebbe più succedere. Almeno per un po'. Il malfunzionamento del baby Mose che, pochi giorni fa, ha causato l'allagamento di Corso del Popolo, potrebbe essere stato questa la causa , che ha impedito la chiusura della paratia di Vigo. Un allagamento che aveva fatto molto discutere perché sembrava la prima vera “crepa” nel funzionamento di un'opera di ingegneria idraulica che, dapprima, aveva portato notevoli disagi alla città (chi non ricorda l’ingombrante cantiere che, per un'eternità, ha rimpiazzato la bellezza antica di canal Vena?) ma poi ha portato altrettanto grandi benefici, salvando il centro storico dalle acque alte, una media di 50 volte all’anno, 50 giorni che senza l’opera di salvaguardia le attività del centro rimarrebbero paralizzate. Tutto era filato per il meglio fino a quell'acqua alta di qualche giorno fa, decisamente fuori stagione, ma sulla quale, gli automatismi connessi alle paratoie, avrebbero dovuto entrare in funzione lo stesso. Invece non era stato così, ed era mancato anche un intervento umano che rimediasse al malfunzionamento tecnologico. Cos'era accaduto? Semplicemente una previsione meteo sbagliata (come quelle delle presunte piogge così dannose per gli operatori turistici). Se la marea prevista è inferiore agli 85 centimetri, infatti, non è prevista alcuna supervisione umana sulle paratie , altrimenti sì (ma il tecnico ci mette almeno un'ora ad arrivare da Mestre), in modo da poter agire manualmente se qualcosa va storto e l'acqua, davvero alta, rischia di far danni. Quella volta l'acqua alta non era attesa e nessuno era lì a controllare che la paratia si chiudesse. In seguito all’incontro svoltosi martedì pomeriggio tra l’amministrazione, il magistrato alle acque e la ditta incaricata dei lavori. L’assessore Riccardo Rossi ha dichiarato che: “ Siamo stai rassicurati che la ditta è in grado di intervenire a fronte di qualsiasi tipo di guasto, stiamo pensando e studiando per il passaggio delle consegne della gestione delle paratoie del baby mose. VIDEO D'ARCHIVIO

lunedì 6 ottobre 2014

VIDEO: JAKIE TO NIGHT DENUNCIA UN ATTO VANDALICO

Chi non conosce il “ Jakie to night “ al secolo Ferdinando Villan , l’amatissimo e gettonatissimo personaggio di calle ponte Caneva. Questa volta interviene per uno spiacevole atto di vandalismo compiuto sull’auto di un vicino di casa. Purtroppo in tutte le calli del centro storico ci sono sempre situazioni di tensione per il posto auto, c’è chi se lo conserva utilizzando sedie e vecchie biciclette per “ conservarsi “ il posto e chi non esita a ricorrere ad atti di profonda inciviltà. Nella notte tra sabato e domenica scorsa qualcuno ha rovinato irremediabilmente la carrozzeria dell’auto di un vicino di caso versandogli sopra dell’acido. “ Non so, forse dispetti alla pecos bill -racconta il nostro personaggio - tra vicini, si sa, non ci si vede mai di buon occhio, però qualcuno ha fatto questo per aizzarci uno contro l’altro, però ora, grazie a questo scherzo della vita siamo diventati amici “ Traduzione: Prima di questo atto vandalico ci salutavamo un po’ a fatica ora, proprio per questo dispetto di cattivo gusto, siamo diventati amici “ . “ Il “ Jakie “ è così, pronto a dividere il poco che ha con il primo che passa a trovarlo. Mentre raccontava la vicenda, lo stesso vicino che ha subito l’atto vandalico, passava salutandolo, dall’atteggiamento ci sembra evidente che se fossero dei sospetti non sono certo nella persona di Jakie to Night L'auto vandalizzata con l'acido in calle Ponte Caneva

venerdì 3 ottobre 2014

RIMOSSO IL PESCHERECCIO AFFONDATO IN CANAL SAN DOMENICO

Peschereccio affondato in canal San Domenico, i pescatori in dieci giorni hanno risolto il problema Questa mattina il peschereccio affondato una decina di giorni fa in canal San Domenico è stato recuperato utilizzando una gru privata. Come è noto, per legge, non dovrebbero rimanere scafi affondati da nessuna parte né piccoli né grandi, invece nella laguna del Lusenzo ci saranno almeno una decina tra scafi grandi e piccoli tra affondati e semi-affondati, come non pensare poi alla famosa " carretta" la nave che da oltre 30 anni sta arrugginendo in prossimità del porto vecchi dei saloni. Ci fa molto piacere constare che pescatori di chioggia, che non stanno passando sicuramente un periodo felice dal punto di vista economico, si sono attivati e in una decina di giorni hanno risolto il problema. A queste persone va il nostro GRAZIE La " carretta" TRENTA anni che arrugginisce in laguna - foto di Fidelfatti